” Tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare… ” riflessioni della scrittrice Cristina Alessandro.

Tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare… riecheggia il celebre tormentone d’altra epoca.

Ormai ci siamo: è tempo d’estate e di vacanze.

La famigerata “prova costume” genera sensi di colpa. Chi si è dedicato a mangiate pantagrueliche nei mesi invernali, a ridosso della partenza, piange lacrime da coccodrillo o improvvisa diete miracolose per ritrovare la forma in un lampo.

Mare, montagna e lago le mete più ambite. C’è poi chi preferisce regalarsi un viaggio alla scoperta di altre culture e civiltà. Io appartengo a quest’ultimo sottogruppo. Mi interessa allargare gli orizzonti alla ricerca di posti nuovi da visitare.

Venire con me in ferie non è cosa agevole, anzi sconsigliabile… So di essere una rompiscatole: ottimizzo al meglio i giorni cercando di assaporare quanto possibile e seguendo una scaletta rigorosa.

Prenoto da casa le visite ai musei, fisso quel che va organizzato e mi concedo un piano B per imprevisti meteorologici o intoppi di altra natura.

Macino chilometri su chilometri per calarmi nel folklore, ma non disdegno neppure metro, autobus o mezzi sostitutivi locali per spostarmi.

Mio marito la pensa come me: siamo ben assortiti anche a questo riguardo. Entrambi condividiamo la medesima concezione del relax. Nella vita di tutti i giorni lui è assai pigro, ma quando saliamo su un aereo subisce una metamorfosi sorprendente.

Quindi, in vacanza, non è tanto un rilassamento fisico quello che inseguiamo, quanto mentale. Dai nostri viaggi torniamo affaticati nel corpo, ma con la mente rinvigorita.

Se le membra provate dal jet lag o dalle scarpinate si riprendono con qualche ora di buon sonno, la psiche, paga, ci concede serenità e sostegno fino alla partenza successiva.

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