” Se davvero tutto torna ” riflessioni della scrittrice Cristina Alessandro.

Reciprocità deriva dal latino recus, indietro, e procus, avanti. Significa ciò che torna.

Dare per avere: il baratto più antico del mondo.

Regalando una cosa ce ne aspettiamo una in cambio, ma per educazione lo pensiamo soltanto.

Nulla si muove in assenza di un tornaconto e questo vale anche per i sentimenti. A tutt’oggi i rapporti non riescono ancora ad autoalimentarsi. Forse è poco romantico, eppure, in mancanza di combustione, qualsiasi scintilla si smorza.

Saperlo riconoscere denota lucidità nel leggersi dentro e suggerisce che l’egoismo esistenziale insito in noi in fondo è salvifico. Donare per riavere indietro, uno stratagemma comportamentale che si mette in atto vivendo e colma squilibri o vuoti interiori.

• Un bacio per una caramella – l’innocuo ricatto che si estorce ai più piccoli ignorando di mortificarne la spontaneità. Fin da subito recepiscono un input fuorviante. La reciprocità per me ha un senso differente che sgretola sicurezze e destabilizza qualsiasi garanzia. Ẻ un genuino moto di fiducia, che non prevede ricompensa certa.

La generosità di darsi va ben oltre: è un richiamo magnetico che avvicina individui in un girotondo di emozioni.

Non penso si tratti di ingenuità. La società moderna annienta gli illusi.

Tuttavia uno scambio vicendevole aiuta a ritrovare nell’altro il proprio progetto, quel sogno da assaporare insieme. Da soli si gode di meno, ed è dimostrabile, il
più delle volte. L’uomo viene definito un animale sociale e nella condivisione risulta chiaro il perché.

Una singola goccia solletica la pelle, tante erodono le montagne.

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