” Ridere allunga la vita ” riflessioni della scrittrice Cristina Alessandro

Cammino molto per le strade di Milano, mi rilassa. Utilizzo anche i mezzi pubblici e questo mi permette di osservare un sacco di persone.

Quello che mi sorprende in negativo, è l’espressione spesso incazzata dipinta sui volti di chi mi circonda.

Ti guardano con fare indispettito, persino di sottecchi. Ho dedotto che il vero motivo di tale insofferenza sia la gioia di vivere altrui. Non si è più abituati a decodificarla e, come le cose sconosciute, desta sospetto.

Per carità, non tutti, ma tanti. Ognuno, so bene, ha i suoi problemi, svariate preoccupazioni e il volto è lo specchio dei conflitti interiori. Non dico che se si è distratti da un tarlo martellante si possa ignorarlo con leggerezza. A volte però una buona predisposizione d’animo aiuta ad affrontare la negatività, per sdrammatizzare, laddove possibile. Se penso alle energie sprecate a corrucciare i muscoli facciali… Si potrebbe convertirle in sorriso, che tra l’altro ne impiega una ventina, e alcuni si attivano solo se la risata è spontanea.

Fa bene anche ai tessuti del collo che si distendono e alla salute in generale.

Se si parte dal presupposto che siamo nati per morire, tanto vale occupare il tempo in attività produttive che regalino piacere, come emozionarsi.

I momenti di tristezza toccano a tutti, basterebbe solo non inquinare i restanti.

Senza sottovalutare poi che la risata è gratis e non incide sulle nostre tasche. In momenti di ristrettezze come questi, andrebbe considerato con attenzione. Non esiste farmaco migliore!

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