L’Arabesque: il nero, non è solo un colore nero.
Il total black è da sempre un’elegante must have.
Il Nero Assoluto e l’intramontabile capo-icona “Robe Noir”, simboli di eleganza ed essenzialità, amati dai grandi couturier della storia, sono gli ispirazionali punti di riferimento insostituibili di ogni collezione L’Arabesque.
E così, dall’arte contemporanea, con una poesia di Mirò che inneggia al nero, a un fiore gigante, simbolismo magico per Yayoi Kusama che ci si immerge, a quella di una bambina che ricorda giardini e ne disegna i profili, fino alla memoria del Parc Güell di Gaudí, i fiori neri applicati in 3d nella collezione, ci trasportano in mondi magici e talvolta misteriosi.
Il paesaggio naturale scompare, lascia il posto alla rappresentazione di un paesaggio interiore: non più fiori ma ricordi, emozioni e associazioni di idee. Fiori che mettono in scena il rapporto intenso e intimo di chi crea con la natura, riproducendo un paesaggio cosmico ricco di simbologia. Quelli di Chichi Meroni esprimono la fuga dalla realtà sensibile e l’intuizione creativa.
Il nero in tutte le sue gradazioni, dal nero broccato al nero velato. Dal nero in velluto a quello in vernice. Ad ottobre tutto si illumina di nero, dai grandi fiocchi che adornano le giacche alle maxi margherite che impreziosiscono gonne a ruota. Abiti in jacquard, bustier in raso e tulle neri con punte di arancio dove la magia si fa complice. Ad ogni abito i suoi accessori neri, preziosi, luminosi, dalle collarette che adornano i colli delle giacche alle ballerine con maschere applicate, dalle minibag in vernice al nero dei bijoux de couture del vintage archive by l’Arabesque.
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