In apertura della Fashion Week milanese sfila United Colors of Benetton.
In apertura della Fashion Week woman, il 19 febbraio 2019 si è tenuta la prima sfilata di United Colors of Benetton con la direzione artistica di Jean-Charles de Castelbajac.
The Rainbow Machine è la prima collezione di United Colors of Benetton a sfilare durante la Settimana della Moda di Milano: un omaggio alla produzione industriale, all’innovazione e al colore.
Rainbow – l’arcobaleno – rappresenta un codice comune sia a Luciano Benetton sia a Jean-Charles de Castelbajac. “Noi siamo uomini di colore”, racconta lo stilista francese. La palette sarà essenzialmente basata sui colori primari dell’arcobaleno: giallo, rosso, verde, blu e qualche tocco di nero.
Machine è la “macchina”, ovvero un omaggio alla grande tradizione industriale di Benetton, al suo saper fare, alle sue competenze tecnologiche uniche al mondo. Per questo in passerella ‘hanno sfilato’ delle vere e proprie macchine per maglieria nella cornice di un set con enormi close-up di prodotto fotografati da Oliviero Toscani.
UCB sceglie oggi di sfilare con delle idee che rappresentano solo una parte della sua produzione stagionale, ma che ne incarnano il nuovo “corso” espressivo. Una moda disciplinata e asciutta che racconta alcuni capi icona del guardaroba.
Sono i “basici updated” di JCDC, che ha individuato i pezzi forti del DNA Benetton e li ha quindi esaltati, per creare una collezione up-to-date e concettuale, ma che affondasse le radici nell’heritage del marchio, sublimando quelle caratteristiche originali che sono ormai parte della storia del costume degli ultimi 30 anni: come il logo, l’elemento del colore (il verde in particolare), la maglia tinta in capo, una certa attitudine sportiva e easy chic.
Uno stile fortissimo in termini di identità. Identità che per UCB è sempre stato un terreno di riflessione: oggi che tutti i marchi sposano il concetto di inclusione, Benetton spicca per il suo spirito pionieristico.
La musica, un’elettronica industrial creata ad hoc da uno dei più importanti sound designer al mondo, Michel Gaubert, è un chiaro omaggio alle Rainbow Machine.
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