” Correre, camminare, scoprire ” riflessioni della scrittrice Cristina Alessandro

Camminare, correre: quasi come scrivere.

La mente si distende, libera i pensieri e si predispone ad azzerare la negatività.

Una volta correvo anche io, avevo più fiato: ora mi accontento di camminare a passo veloce, senza nulla addosso se non l’abbigliamento giusto e le scarpe sportive adeguate.

Procedere con andatura sostenuta, spoglia di borsa, cellulare e quant’altro distolga la fantasia, mi fa vedere le cose con occhi nuovi.

È strano come l’involucro di vestiario impicci e intralci lo scivolare del tempo. Quasi come eliminare strati di barriere dietro alle quali nascondersi. Quello che incede, qui e adesso, è un universo psicologico, senza spazio né durata. Costa fatica, parecchio sudore, come tutto del resto.

La pigrizia è la peggior consigliera e imbriglia la volontà di agire.

Chi ha la fortuna di abitare nel verde si trova calato nella natura, circondato da presenze rassicuranti. Anche per quelli che non si dilettano a scrivere, se acutizzano i ricettori sensoriali, è dato cogliere i dettagli più strani, dai colori delle foglie nelle diverse stagioni, agli echi di una fauna dimenticata, o dello sguardo di qualche altro corridore incrociato per caso.

Tutto scorre diceva Eraclito: chi sta fermo si perde il meglio della vita!

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