“Commessa non oppressa…” riflessioni della scrittrice Cristina Alessandro.
In giro per negozi mi rendo conto di quanto sia dura la vita di una commessa.
Talvolta esortata dalla direzione ad approcciarsi con invadenza agli avventori, altre invece, ignorata e maltrattata dal pubblico.
È risaputo che il cliente ha sempre ragione, ma spesso questo mantra scardina i confini della buona creanza. L’addetta vendita non può rispondere a male parole se viene avvicinata con sufficienza, o peggio, mortificata; altrimenti rischia una lettera di richiamo. L’educazione, però, andrebbe pretesa da entrambe le parti. Si trovano commesse svogliate, che ruminano la gomma da masticare o che non interrompono una telefonata privata, pur con le persone in coda. Più spesso, al contrario, vengono considerate come l’anello più debole e sacrificabile in una scala gerarchica. Da qui a essere chiamate con un tocco sulla spalla, con una confidenza inaudita e non concessa, ce ne corre.
“Dammi questo prodotto che ho fretta. Anzi prendilo al volo che non ho voglia di portartelo fino a lì.”
“Perché non mi fai lo sconto? Un mese fa la mia amica ha pagato questo stesso articolo di meno.” “Signora, lo sconto della vecchia promozione è terminato. I prodotti ribassati sono solo quelli con il bollino rosso, come indicato sull’espositore con la promo.”“Ah, ma io voglio questo. Eh fammelo ‘sto sconticino, a te cosa cambia? Dì che l’ho preso dove c’era il bollino.” “Signora, non posso. Comunque quando scarico il codice in cassa il prezzo viene battuto in automatico.”
“Sempre a complicare le cose. Ah pure il sacchetto mi tocca pagare. Piuttosto metto tutto quello che ho preso, qui nel maglione. Lo rigiro come una sacchetta!”
“Ah, mi stavo dimenticando: cambiami pure questo articolo. È rovinato. Sono arrivata a casa ieri e me ne sono accorta” “Ha conservato lo scontrino?” “Seee pure lo scontrino. Ho tanta di quella carta in borsa. Ma non ti fidi? Ti dico che l’ho preso qui.” “Signora, il prodotto è stato usato, non solo aperto. Deve aver impiegato un bel po’, prima di capire che non era di suo gradimento. Poi senza scontrino, ho le mani legate.” “È tutta questa diffidenza che non fa girare il mondo come deve. So che mi vuoi imbrogliare. Che non mi vuoi sostituire il prodotto. Sei antipatica. Ti ho detto che è quasi nuovo. Che fa se l’ho usato solo un po’?”
Rimango senza parole. Adoro l’umanità, forse perché non lavoro a contatto con le diverse tipologie eterogenee che la compongono.
I libri dell’autrice Cristina Alessandro, sono disponibili su richiesta nelle migliori librerie, e on line nei principali canali: Amazon, Mondadori, Libreria Universitaria, La Feltrinelli
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.